Nel corso della sola prima ondata dell’epidemia l’insieme del credito cooperativo ha messo in campo ben 406 buone pratiche di resilienza a favore delle persone, delle comunità locali e dei territori.

Resilienza, fino a pochi anni fa un termine da addetti ai lavori, è diventata una parola di moda, quasi di uso comune. Significa in buona sostanza resistenza attiva, reazione costruttiva, quella capacità che permette, quando parliamo di un individuo o di una comunità, di assorbire gli effetti di un evento traumatico e di riprendere il cammino facendo tesoro di quanto accaduto. Quale altro grave accadimento come la pandemia Covid poteva sfidarci a mettere alla prova la nostra capacità di resilienza? Accanto alle reazioni dei soggetti pubblici, dal governo all’Unione Europea (vedi il Pnrr) agli enti locali, ci sono state anche quelle che la società nelle sue articolazioni sociali ed economiche ha intrapreso autonomamente e in via sussidiaria.

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