Il percorso formativo che vede impegnate le 15 BCC Associate alla Federazione con sede in Campania e Calabria, la Federazione Italiana delle BCC-CR tenuto presso il dipartimento di Economia, Management ed Istituzioni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II prosegue con il terzo e quarto appuntamento sulla storia e il sistema delle BCC.  

Il modulo tenuto dal Presidente della Federazione lombarda delle Banche di Credito Cooperativo e Presidente Tertio Millennio ETS, Alessandro Azzi, promotore del Centro di ricerca  del Credito Cooperativo presso l’Università Cattolica di Milano, ha affrontato tantissime tematiche fra le quali: funzione e peculiarità delle BCC nonché ai sistemi di garanzia nel suo insieme.

Storia, identità, caratteristiche distintive e impatti generati dall’autoriforma del Credito Cooperativo.

Ed ancora: la proporzionalità, il recepimento dell’emendamento dell’art. 97 della CRD, nonché la promozione e presentazione di come operano le BCC nel sociale e nei diversi territori.

Sono stati poi descritti i vari progetti che si stanno realizzando a livello nazionale, quali quelli riservati ai soci, ai giovani soci, ai giovani e alle imprese.

Fra i rappresentanti della Federazione Campania e Calabria in queste giornate il Presidente Manzo, che ha portato l’esperienza della Bcc di Napoli che rappresenta un’iniziativa riuscita nella più grande metropoli del Mezzogiorno ed ha riferito come la Federazione Campania e Calabria si sta impegnando su più fronti per lo sviluppo a livello locale, sottolineando che occorre passare dalla logica degli algoritmi freddi  al rating umano.

Non da ultimo anche l’ideazione del progetto del Master e quello relativo alle Aree Marginali rappresentano delle priorità su cui si sta lavorando da tempo ovvero trattenere giovani con competenze elevate che sarebbero destinati ad emigrare e a desertificare i territori.

Gli interessanti contributi in queste giornate formative degli esponenti della Federazione Banche di Comunità Campania e Calabria, il direttore Vildacci e la dottoressa Aprea, hanno sottolineato che, al di là della tecnica bancaria, bisogna orientarsi ai princìpi del Credito Cooperativo che pone al centro le persone e le Comunità e il loro sviluppo sociale ed economico.

Il Presidente Manzo ha precisato che vi è la necessità di rimanere al passo con l’innovazione tecnologica e affrontare la sfida di conciliare la transizione digitale senza perdere di vista la relazione fisica con il socio e il cliente che con il digitale si completa con l’oggi.

La presenza fra i formatori del Master, del Presidente Azzi, profondo conoscitore  del Credito Cooperativo e primario artefice della autoriforma del 2016, ha consentito di valorizzare  l’importante ruolo svolto dalle Capogruppo che hanno permesso l’ulteriore rafforzamento delle BCC sotto i diversi profili, ad esempio quello patrimoniale e di sviluppo di nuovi prodotti e servizi e delle sinergie di costo.

Il ripercorrere l’evoluzione del Credito Cooperativo attraverso le diverse epoche storiche, ponendo particolare attenzione ai tratti distintivi che rendono le BCC uniche rispetto alle altre banche italiane, ha suscitato e stimolato curiosità e interesse dei partecipanti.

Secondo quanto espresso dal Presidente Azzi, la formazione di giovani professionisti è fondamentale per assicurare un futuro solido al Credito Cooperativo e alle comunità.

Al termine della sessione, sono stati presentati i lavori realizzati da quattro gruppi di lavoro, che ponno posto quesiti e formulati osservazioni interessanti commentate dal Presidente Azzi e dal Presidente Manzo. Questi hanno manifestato apprezzamento  per il lavoro svolto, per l’entusiasmo mostrato e per il lavoro di squadra.

I partecipanti hanno sollecitato gli esponenti del Credito Cooperativo a diffondere maggiormente il progetto del Credito Cooperativo con momenti di approfondimento e di lavoro comune.

Pubblicato il 19 Settembre 2024